
Articolo comparso sul sito The Truthers Journal
Traduzione di Alice Lazzari
Si dice che la famiglia Rockefeller abbia in qualche modo influenzato la società moderna, ma ciò che i più faticano a realizzare è quanto grande sia stato effettivamente questo impatto.
Il nome Rockefeller sarebbe addirittura legato al discredito della medicina naturale, con la finalità di fondare grandi industrie farmaceutiche che garantiscono alla famiglia enormi guadagni. In questo articolo vedremo come… [N.d.T.]
L’Occidente ha la migliore e la più redditizia assistenza sanitaria di tutto il mondo
In Occidente si trovano alcuni tra i migliori servizi sanitari. Chiunque si trovi in situazioni di emergenza che richiedano immediata assistenza medica gode di una maggiore copertura qui che nel resto del mondo. Anche in termini di qualità del servizio, in Occidente l’offerta è migliore rispetto a quella di un Paese in via di sviluppo. Tuttavia si sottovaluta spesso il fatto che l’industria sanitaria sia anche un business da molti miliardi di dollari.
La medicina mainstream di oggi si basa su trattamenti, quali farmaci, radiografie e operazioni, che hanno ingenti costi. Molti però non sanno che i Rockefeller sono stati tra i primi a riconoscere e sfruttare quello che attualmente è diventato un vero e proprio ecosistema aziendale che consente enormi guadagni.
Chiunque metta in discussione Big Pharma è etichettato come un ciarlatano e un complottista
Oggi viviamo in un mondo dove è presente una forte censura da parte dei social media, e chiunque si azzardi a mettere in discussione le intenzioni dei colossi dell’industria farmaceutica è considerato un pazzo e etichettato come un complottista.
Ogni informazione riguardante pratiche o piante olistiche è definita una “fake news”, dal momento che queste ultime sono ritenute delle minacce alle cure proposte dalle grandi case farmaceutiche.
John D. Rockefeller fiutò l’affare da subito. Era un magnate dell’industria petrolifera, il primo negli USA a diventare miliardario. All’inizio del XX secolo la sua azienda Standard Oil aveva già il 90% del controllo delle raffinerie di petrolio degli Stati Uniti. In quegli anni i ricercatori si imbatterono nei prodotti petrolchimici e scoprirono che a partire da questi era possibile ricavare molti farmaci. Il primo tipo di plastica, la Bachelite, fu sintetizzata, a partire dal petrolio, per la prima volta nel 1907.
La scoperta: è possibile ricavare i medicinali dal petrolio
Il punto di svolta arrivò quando i ricercatori scoprirono che le vitamine potevano essere prodotte a partire dal petrolio insieme ad altri presunti prodotti farmaceutici. Questo rappresentava una grande opportunità di guadagno per Rockefeller, che si rese conto che poteva monopolizzare non più solo l’industria petrolifera, ma anche quelle e farmaceutica e medicale. I prodotti petrolchimici
rappresentavano una scoperta che poteva essere brevettata e che avrebbe portato ingenti ricavi. L’unico ostacolo poteva essere rappresentato dai rimedi a base di erbe e dalle cure naturali, che a quel tempo negli USA erano molto in voga. Circa la metà dei professionisti statunitensi praticavano la medicina olistica, basandosi sulle conoscenze degli europei e dei nativi americani.
Ciò significava che Rockefeller avrebbe dovuto far fronte ad una significativa concorrenza. Per riuscirci utilizzò una strategia collaudata da tempo: il modello “problema – reazione – soluzione“. Questa forma di manipolazione consiste nel creare un problema che metta la gente in uno stato di terrore, per poi offrire loro una soluzione che era già stata pianificata in partenza.
Chiese aiuto ad Andrew Carnegie, che aveva accumulato una fortuna grazie al monopolio dell’industria siderurgica. La Carnegie Foundation incaricò allora Abraham Flexner di documentarsi sullo stato di tutte le strutture mediche e di tutte le facoltà di medicina negli USA, con lo scopo di stendere una relazione. Così fu prodotto il Flexner Report, che sta alla base della attuale concezione dei trattamenti farmacologici.
Il Flexner Report e l’incarcerazione dei professionisti della medicina olistica
Il Flexner Report dichiarò che erano necessari un rinnovamento e una centralizzazione delle istituzioni mediche. A seguito di questa relazione metà delle facoltà di medicina statunitensi vennero chiuse.
Le cure naturali e l’omeopatia vennero totalmente screditate e alcuni professionisti della medicina olistica furono addirittura mandati in prigione. Rockefeller donò oltre 100 milioni di dollari per aiutare tali istituzioni e università a compiere la transizione e per convincere medici e ricercatori a rivedere le loro posizioni. Fu inoltre creata la General Education Board. In breve tempo le facoltà di medicina furono strutturate e omologate e gli studenti si resero conto che i farmaci che venivano impiegati erano registrati con un brevetto. I ricercatori ricevettero ingenti sovvenzioni per studiare intere proprietà di varie specie di piante medicinali con lo scopo di capire come queste fossero in grado di curare le malattie. In realtà lo scopo era determinarne i composti chimici per ricrearli successivamente in laboratorio, in modo tale che potessero essere brevettati.
Le cure per malattie come il cancro fanno male al portafoglio
Sono passati 100 anni e le facoltà di medicina ora sfornano dottori che non sanno nulla delle pratiche olistiche e dei molti benefici che le erbe medicinali possono offrire. Il governo degli Stati Uniti investe il 15% del Prodotto Interno Lordo nelle cure proposte dalla medicina mainstream. Si tratta di un sistema sanitario volto solamente alla soppressione dei sintomi e che produce una serie infinita di clienti fidelizzati. Nonostante gli enormi progressi, non ci sono ancora cure per il cancro, il diabete, l’asma, l’autismo… e nemmeno per il comune raffreddore. Tali cure sarebbero molto dannose per gli affari. Nonostante tutto ciò, John D. Rockefeller è stato tra gli artefici dell’istituzione della American Cancer Society nel 1913.
La medicina dei Rockefeller: quando è il profitto a farla da padrone
Mentre i cittadini statunitensi si preoccupano del sito Internet dell’Obamacare e si chiedono com’è possibile che il Paese sia diventato schiavo del sistema sanitario più caro al mondo, per comprenderne le ragioni dobbiamo tornare indietro di qualche pagina e informarci su come, all’inizio del XX secolo, si sia costituito il paradigma medico attuale. E ringraziare per questo la Rockefeller Foundation e i suoi soci.